Come e quando presentare a nostro figlio il nuovo compagno
Come e quando presentare a nostro figlio il nuovo compagno
Quando decidiamo di presentare il nuovo compagno a nostro figlio dobbiamo farlo con molta cautela e soprattutto dobbiamo presentarlo solo quando siamo sicure che è una persona corretta, che è la persona giusta.
Dovremo fare tutto in modo graduale, poco alla volta, presentandolo come un nuovo amico della mamma.
Più passeranno i giorni e questo nuovo amico sarà sempre più presente.
Dovremo lasciarli parlare, dare loro un pò di spazio perchè possano prendere confidenza e diventare “amici”.
Questa è una fase molto delicata, anche perchè il bambino ha un padre e potrebbe non accettare una terza figura che si intromette tra i due genitori.
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Salve, a me, padre di un bimbo di due anni e mezzo con affido congiunto, sta capitando questo: \
La mia ex, dove mio figlio risiede, a fine agosto ha iniziato una relazione a distanza( c’\’e8 il mare di mezzo) con un tizio conosciuto su fb. Ad oggi loro si saran visti 2 settimane in totale, durante le quali scopro che lei ha fatto vivere questo tizio in casa con loro.\
Beh, ieri scopro che lei, di ritorno da un weekend, si \’e8 portata il compagno a vivere in pianta stabile con lei e il bimbo. \
Cosi, tempestivamente. Dopo mezza giornata di convivenza me lo definisce già ” uno che tratta il bimbo meglio di te” e che loro hanno piani e progetti come coppia e che si occuperanno bene con il bimbo prendendo le giuste decisioni perché sono un nucleo familiare integrato, rodato nel tempo gradualmente????!!!!\
Ma vi sembra normale come cosa/tempistica nei confronti di un bimbo? \
Grazie\
Donne non fate stupidate, lo so che al vostro nuovo amore volete dare tutto. Infatti gli avete dato l’amore che prima era per il marito o compagno. Ma non commettete l’errore di voler trasformare il nuovo compagno in una specie di secondo padre. Dovete far passare tanto tempo e fare tutto pian piano. I figli il padre lo hanno, non cercate di sostituirlo! Ed evitate di dare un secondo trauma a vostro figlio, visto che il primo trauma è quello della separazione. Non parlo da uomo ferito, ma da persona ragionevole
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